Il Caffé dell'Arte

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Classifica generale

Salvador Dalì - Venere Di Milo A Cassetti - 1936

E' irriverenza nei confronti dei classici, pilastri portanti della nostra cultura? Che lo sia o meno, credo che nessuno di noi lo possa dichiarare con certezza assoluta. Un aspetto di quest'opera è decisamente importante: la creazione artistica deve passare dai classici, senza i quali non avrebbe radici e di conseguenza sarebbe senza una struttura portante indispensabile al suo stesso esistere. Che una statua poi venga attualizzata e ci si permetta di divertirci non credo sia così irriverente, anzi, è il risultato di una grande verità:l'ironia è indispensabile per sopravvivere alla pazzia che imperversa nel Mondo. Che poi si voglia sfidare le proprie radici culturali, dimostrando di poter copiare e migliorare ciò che si reputa di assoluta perfezione e bellezza, è un vezzo che sono pochi grandi posso realizzare senza correre il rischio di essere schiacciati da una grandezza (quella dei classici) a loro superiore. Salvador Dalì si propone come un baluardo di autostima salda...

Johann Heinrich Füssli - La Follia Di Kate - 1806-1807

Il soggetto scelto da Füssli non potrebbe essere più adatto all'attuale senso di follia che pare pervadere la società odierna. La follia non è qui un problema mentale o di malfunzionamento della perfetta macchina che è il nostro corpo. La follia nasce dalla perdita di sé stessi, dall'assenza di un punto di riferimento dentro di noi che ci fa percepire la realtà come un non-lungo, dove non abbiamo coordinate spazio-temporali; da qui la totale mancanza di direzione e di consapevolezza fa sì che la nostra psiche inizia a girare su sé stessa, in un circolo sempre più vizioso che porta all'alienazione. L'Arte di Füssli è maestra nel mostrarci i malesseri interiori di una società che è sempre più torbida e si muove senza una vera e propria direzione. Agli inizi del XIX secolo un pittore sentiva la necessità di esternare queste sue idee attraverso la sua Arte, ne è passato di tempo, ma questo pittore è ancora oggi attuale e soprattutto potrebbe dirci ancora molto, ma chi ...

Giacomo BALLA - Volo di rondini (1913)

Volo di rondini 1913 Tempera su carta (51x76 cm) Museum of Modern Art, New York ******* Stiamo guardando insieme al pittore fuori dalla finestra, nel momento in cui uno stormo di rondini passa turbinando. L'immagine in movimento è come se si fosse fissata in sequenza nella retina di Giacomo Balla e lui non ha fatto altro che riportarla sulla carta. Notiamo l'imposta, rigida nella sua presenza fissa, che contrasta fortemente con il moto fluido delle rondini. Tra il 1912 e il 1913, Balla realizza diverse opere dedicate alle rondini e al loro volo durante il suo soggiorno nella tedesca Düsseldorf. Questo soggetto è il manifesto perfetto per l'arte futurista dedita al dinamismo e alla velocità, che viene considerata la massima espressione del mondo moderno. Queste idea futuriste sono state presentate nel 1010 quando Balla firmò il manifesto futurista insieme a Gino Severini, Umberto Boccioni e Carlo Carrà. La tecnica usata per creare il movimento è molto simile al fotogramma im...

Gérard de Lairesse - Allegoria Dei Cinque Sensi - 1688

Non vi è più bella rappresentazione di un'allegoria. Lo studio dell'artista per dar forma e consistenza a concetti astratti che trovano espressione solo ed esclusivamente nel linguaggio. Vista, Olfatto, Tatto e Gusto sono concetti della vita quotidiana, sono essenziali per le nostre esperienze, sensazioni e soprattutto per interagire con il mondo, eppure sono così sfuggevoli. Non sono entità autonome né tantomeno tangibili eppure lo sforzo creativo di un artista riesce a creare una dimensione in cui tutto ciò riesce a prendere forma e colore. L'allegoria da sempre si propone come apoteosi della Creatività, e se mi si passa il termine, della magia del rappresentare che grazie alle sue possibilità infinite può diventare una valvola di sfogo per tutte quelle situazioni reali che tendono a soffocare la Poesia e la Bellezza.

Pablo Picasso - Donna con ventaglio (1908)

I germi di Cézanne stanno dando i suoi frutti. Picasso si ispira ad una delle sue opere in cui aveva ritratto la moglie con un ventaglio in mano. Uno dei migliori esempi del cubismo analitico; percorso iniziato con le Demoiselles d'Avignon . La donna fortemente corporea, ieratica è costruita da figure geometriche e linee. Pochi toni, perché quello che conta è il volume non il colore. Il volto: una bellissima maschera africana.

Arnold BÖCKLIN - Lotta di centauri (1873)

Lotta di centauri 1873 Olio su tela (105x195 cm) Kunstmuseum, Basilea ******* Quest'opera più che rappresentare una scena d'orrore, ne rappresenta una sensazione. In un paesaggio ultraterreno, la tela è dominata da figure di centauri eroici impegnati in una coreografia fortemente drammatica. La tensione di questo dipinto deriva principalmente dalle pose contorte e dalle pose tormentate dei centauri, che sono tracciati con poche pennellate ricche di colore, dalle quali emerge un senso drammatico molto acuto. Böcklin trascorse gran parte della sua carriera artistica in Italia, paese in cui riuscì a trovare ispirazione per i temi classici e mitologici, che riusciva ad interpretare in uno stile romantico simile a quello di Eugène Delacroix e Théodore Géricault. Grande fu la sua popolarità in vita, raggiunta grazie alle sue scene irreali, ai toni minacciosi e ad una sensazione latente di paura; le sue opere furono ispiratrici del espressionismo tedesco e il simbolismo francese. Gr...

Joseph BEUYS - Abito in feltro (1970)

Abito di feltro 1970 Feltro cucito (170x100 cm) Tate Modern, Londra ******* Non è tanto l'oggetto in sé ad essere interessante ma le sensazioni che esso evoca anche senza toccarlo: calore umano e il senso di sicurezza e protezione che vengono suggerite dal feltro stesso. Beuys aderì per un certo periodo della sua vita al Fluxus, un movimento artistico che si è dedicato ad organizzare eventi (chiamati "happening" da chi non parla bene l'italiano) a sfondo anarchico. Di una performance o happening rimane molto poco, a dire il vero rimangono solo gli oggetti usati e i ricordi di chi ha partecipato. Questo abito è una copia di quello usato dallo stesso Beuys durante una manifestazione contro la guerra in Vietnam. Per l'artista tedesco l'Arte poteva convogliare i cambiamenti politici e sociali, oltre ad avere una dimensione spirituale e credeva che l'uso dei materiali comuni potesse avere un potere terapeutico (i suoi preferirti erano il feltro e il grasso...

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Davide Frezzato - www.frezzatogroup.com