Pietà
1795 circa
Acquerello e inchiostro su carta (42x54 cm)
Tate Gallery, Londra
Acquerello e inchiostro su carta (42x54 cm)
Tate Gallery, Londra
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Una donna che all'apparenza sembra mota da poco (dato il colore ancora presente sul volte e braccia) giace senza vita sul suolo; sopra di lei possiamo vedere due figure femminili a cavallo e con il vento tra i capelli. Una delle due donne guarda verso il basso e tiene tra le braccia un neonato.
Quest'opera rappresenta una delle scene più importanti della tragedia shakesperiana in cui Macbeth medita di assassinare Duncan: "La pietà, come un neonato nudo, cavalcando l'uragano, o i cherubini celenti, in arcione...".
Queste figure delineate in modo così preciso da Blake, rifiutando la tradizione ideale della composizione prospettica, evocano immagini enigmatiche di altri mondi.
Il suo stile riflette con grande precisione la sua personale visione mistica, in cui immagine e realtà sono una cosa sola.
William Blake iniziò la sua attività di artista come incisore ma riuscì ad esprimersi anche attraverso la poesia e la pittura, in modo particolare attraverso un simbolismo di grande impatto. Per l'artista l'ambito spirituale è molto più importante del mondo materiale e paragonava un vero artista a un profeta, dal momento è dotato di intuizione divina.
Artisti a confronto: Etty, Martin, Moreau, Redon, Turner
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