Il bisogno di Arte nacque all'alba della Storia dell'uomo. Fame, morte, dolore ed estinzione erano le paure che attanagliavano un uomo ancora poco evoluto e le stesse attanagliano quello di un uomo apparentemente più evoluto.
L'adagio "la bellezza è soggettiva" racchiude una verità molto più grande delle sue quattro parole. Durante i diversi millenni di Storia il concetto di Bellezza è cambiato inesorabilmente al punto che una donna dalle sembianze della Venere di Willendorf oggi cadrebbe in depressione e sarebbe ai margini della società, mentre nel passato era vista con una punta di invidia da chi non veniva considerata adatta alla riproduzione perché troppo magra e gracile.
L'Arte si evolve, cambia forme e colori, ma rimane sempre fedele a sé stessa, siamo noi che la vogliamo considerare diversa da quello che è. Ci si nasconde dietro a parole come espressione di sé, raffigurazione, rappresentazione di sé... tante belle espressioni. L'Arte è un talismano, che vogliamo possedere o fabbricarci perché sia una sorta di protezione contro la Bruttezza della vita (ecco perché l'Arte deve essere bella), contro le nostre paure ataviche (ecco perché in un'opera riversiamo - sia se creiamo l'opera sia se l'osserviamo - tutte le nostre frustrazione e paure)...
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