Hans BELLMER - La trottola (1937-1956 circa)

 

La trottola
1937-1956 circa
Olio su tela (65x65 cm)
Tate Gallery, Londra

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Soggetto dell'opera è una figura femminile scheletrica che fa girare una trottola, tenuta tra le sue mani ossute. L'idea di Bellmer era quella di realizzare una scultura che simboleggiasse il potere della donna di far girare testa e cuore agli uomini, mentre lei stessa volteggia in assenza di gravità. Indubbiamente, siamo di fronte ad un'opera dal forte carattere inquietante.
Questo quadro ha subito molte rielaborazioni da parte dell'autore, che ha firmato il quadro solo nel 1956 quando trovò un acquirente interessato.
Bellmer era di origini polacche e si trasferì a Parigi nel 1938, epoca in cui aderì al Surrealismo.
Quest'opera rappresenta molte caratteristiche del Surrealismo, coma la distorsione dell'immagine che sembra fluttuare in un spazio che potrebbe rappresentare il subconscio dell'artista.
Punto di riferimento dell'Arte di Hans Bellmer è il corpo femminile,  molto spesso trattato in modo erotico, quasi all'ossessione. Dello stesso artista, solitamente si conosco i suoi manichini femminili articolati, quasi delle "bambole" feticistiche, e i suoi disegni realizzati con superba precisione tecnica.

Artisti a confronto: Brauner, Dalí, Delvaux, Ernst, Matta, Tanguy

Commenti

  1. Nessun commento sul significato dell'opera, che per me resta misteriosa... Soprattutto che si tratti di una figura femminile! Quello che mi colpisce è la luce scarna, la quasi monocromaticita' e la sensazione di un movimento avvolgente. Molto scaltro firmare l'opera solo dopo aver trovato l'acquirente!!!

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  2. Trovo qs opera molto provocatoria e contemporaneamente provocante . Il suo erotismo è espresso in quel braccio mortale a cui l'autore da vita con un magico movimento vibrante. L'incorporeità della figura femminile,così stilizzata,mi dà l'idea di immortalità psicologica ,di ossessionante paura di un uomo che teme di essere ferito nei sentimenti più intimi...ma questa paura appartiene a tutti: anche gli uomini sanno ferire e sanno prendersi gioco dei sentimenti femminili.Tutti siamo fragili di fronte all'amore

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