Louise BOURGEOIS - Qui sono, qui sto (1990)

 

Qui sono,  qui sto
1990
Marmo, vetro e metallo (89x103 cm)
Galerie Karsten Greve, Colonia

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Chiusi in una teca di vetro, due piedi troncati al polpaccio poggiano sulla ruvida superficie di un blocco di marmo grezzo. Forse alludendo ala trionfante ordine creato dall'uomo nel caos della natura, le qualità essenziali dei materiali, vetro, marmo e metallo, evocano un mondo senza tempo plasmato dagli sforzi dell'umanità.
L'artista ha dedicato grande attenzione alla sensualità delle superfici, passando dall'asprezza della pietra tagliata dalla terra alla levigatezza del vetro creato dell'uomo. L'opera della Bourgeois allude frequentemente alla forma umana, spesso inserita in contesti astratti e remoti.
La dinamica tensione creata da differenti materiali suscita reazioni provocatorie alla presenza umana nell'ambiente naturale.
La Bourgeois si trasferì nel 1938 a New York da Parigi, dove aveva lavorato con i surrealisti. Inizialmente dedita alla pittura e all'incisione, passò alla scultura verso la fine degli anni Quaranta.

Artisti a confronto: Brancusi, Canova, Dalí, Noguchi, Rodin

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