Arthur BOYD - Il capro espiatorio australiano (1987)

 

Il capro espiatorio australiano
1987
Olio su tela (259x442 cm)
Collezione dell'artista

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Il cielo è caratterizzato da colori turbinanti che tendono tutti verso il sole brillante.
Il nostro occhio è subito catturato dal grande animale nero in primo piano, a cui sta sgorgando una lacrima; sta guardando con aria triste una razza dai colori chiari, morta e capovolta. Sembra quasi che il capro si senta responsabile per la morte.
Nel quadro abbiamo anche la presenza di un umano, in una posa decisamente innaturale; un contadino? un pescatore? gli stivali hanno gli speroni, va forse a cavallo?
La scena sembra aver luogo in un mare poco profondo, sulla cui superficie si riflettono i colori del cielo, Il giallo degli indumenti dell'uomo creano un forte contrasto di colori e colpiscono molto il nostro occhio.
Sia l'uomo sia il capro sono ritratti con la lingua fuori.
I colori ardenti e appassionati e la natura così irreale infondono al dipinto un'impronta espressionista davvero molto intensa.
Molti quadri di Boyd esprimono la passione sessuale e i relativi tradimenti e i conseguenti sensi di colpa.
Il pittore è nato in Australia in una famiglia di artisti (la madre era pittrice e il padre era ceramista e scultore) vive in Inghilterra dal 1959, dove gode della stessa ampia considerazione che raccoglie nel suo paese d'origine.

Artisti a confronto: Burra, Heckel, Kitaj, Nolan, Schmidt-Rottluff

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