Christian BOLTANSKI - Riserva di svizzeri morti (1990)

 

Riserva di svizzeri morti
1990
Fotografie, scatole di metallo e faretti elettrici (203 cm)
Marian Goodman Gallery, New York

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L'opera è una vera e propria costruzione di scatole di metallo per biscotti a cui fa sfondo una parete di fotografie in bianco e nero tratte da necrologi di un giornale locale, fiocamente illuminate da faretti elettrici.
È un vero e proprio sacrario alla memoria che suscita forti sensazioni di vita e di morte, sul quale aleggia un'atmosfera di pace che rasenta il religioso e l'eterno.
In una sua opera precedente, Boltanski aveva usato fotografie di bambini ebrei, qui invece ha voluto investigare il tema dell'inevitabilità della morte, scegliendo foto di persone appartenenti ad un paese dichiaratamente neutrale. La morte è indubbiamente l'aspetto più universale della vita.
Boltanski è uno dei più acclamati artisti dei nostri tempi, grazie al suo stile unico, ai materiali e ai soggetti focalizzati sui temi di morte.
Altre sue opere, molto importanti e d'impatto, sono composte da teche di vetro dove sono riposti ricordi infantili, sculture di ombre realizzate con materiali di recupero illuminati da candele e stanza piene di abiti chiamate anch'esse riserve.

Artisti a confronto: Andre, Kiefer, Poussin, Teniers

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