Jean ARP - Foglie e ombelichi I (1930)

Foglie e ombelichi I
1930
Legno dipinto (101x81 cm)
Museum of Modern Art, New York

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Un'opera caratterizzata dall'immobilità, interrotta dalle piccole forme circolari. Le forme sono disposte senza ordine logico ma rispettando un semplice ordine armonico.
Il potenziale evocativo è molto forte: foglie fluttuanti al vento o gocce di condensa sul vetro.
Genericamente le opere di Arp sono caratterizzate da forme sensali ispirate alle sagome organiche anche più elementari.
Arp è stato un eminente esponente di diversi movimenti del Novecento, soprattutto dell'esplosivo Dada. Era abbastanza facile incontrare Arp durante i tumultuosi eventi che si tenevano al Café Voltaire di Zurigo.
Punto fermo della sua Arte è stata la ricerca di spontaneità ed elementarità. Dopo molta attività elaborata ed intellettuale, anche l'arte aveva bisogno di scrollarsi il peso della serietà.
Artista poliedrico si è dedicato alla poesia, collage, rilievi su legno, scrittura automatica e scultura. Tutte queste attività verranno però abbandonate dal 1930 in poi, quando Arp decise di dedicarsi solo alla scultura.


Artisti a confronto: Cornell, Hepworth, Mondrian, Schwitters





Commenti

  1. Quest'opera, in verità, non mi suscita alcuna emozione, direi che mi lascia indifferente...

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    1. L'immobilità, che caratterizza quest'opera, può lasciare indifferenti; considerando che Arp ha respirato l'ideologia Dada, che voleva distruggere l'Arte, potrebbe anche essere arrivato al suo scopo, lasciandoci indifferenti :)

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  2. Opera, a mio avviso, molto semplice e di non particolare bellezza. Essendo l' autore uno dei fondatori del dadaismo, questa opera mi sembra l' elogio alla semplicità nell' arte

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    1. Sarebbe molto interessante sapere quale accezione si dà alla parola semplicità. Dal momento che l'astrazione è l'eliminazione del superfluo da un oggetto, indubbiamente porta ad una "semplicità" nella rappresentazione che non coinciderebbe con la "semplicità" dell'interpretazione

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  3. Personalmente ,in questa opera,non vedo immobilità...anzi.Le piccole forme circolari e le foglie dai contorni netti ,"imprigionate " nella tavola sembrano voler emergere,in procinto di librarsi nell'aria,nello spazio,in assenza di gravità.

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    1. È curioso pensare come l'immobilità possa in effetti nascondere una forza pronta a manifestarsi. Ciò che sembra non è mai quello che è... ecco perché Dada ha tentato di distruggere l'Arte, perché aveva voluto appropriarsi della rappresentazione, sbagliando molto spesso.

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