Olio su tela (76x76 cm)
Tate Gallery, Londra
Quest'opera rientra nel grande movimento della Op Art per quanto riguarda la ricerca dell'illusione ottica mentre da un punto di vista del colore (considerandone l'uso e la modalità di stesura) siamo in piena scuola astrattista.
Il biglietto d'ingresso per questo linguaggio artistico prevede una semplice regola: non ricerca una storia o un perché, bisogna semplicemente lasciarsi trasportare e seguire il filo dei proprio pensieri che nascono durante la visione, prolungata ed introspettiva.
Josef Albers non è solo un artista ma anche un teorico. La sua attività lo vedrà molto impegnato nell'insegnamento si dal 1923 dove nella sua Germania darà lezioni al Bauhaus. Nel 1933 (per ovvi motivi legati alla politica tedesca) si trasferirà in America per poter insegnare ad artisti e studenti alla Yale University.
Nel 1963 pubblica un libro che rappresenta il coronamento della sua ricerca artistica: L'interazione del colore; opera nella quale approfondisce il tema della percezione del colore, ricerca che l'ha impegnato per tutta la sua vita artistica.
Come percepiamo i colori? Cosa ci trasmettono? Cosa rappresentano?
Artisti a confronto: Andre, Van Doesburg, Kelly, Klee, Reinhardt, Vasarely
Ho guardato intensamente questo quadro che mi ha dato un forte senso di luce e calore, ma non riesco ad apprezzarlo come si meriterebbe.
RispondiEliminaVivere una sensazione, davanti ad un quadro è già un modo giusto per apprezzarlo come merita
EliminaGuardando questo quadro non provo un emozione in particolare, mi piace però la trasparenza di queste sfumature di giallo!!! Potrei dire che bel sole se non fosse quadrato mah!?
RispondiEliminaMolte opere d'arte hanno un potere unico: fanno provare una serie di sensazioni tutte allo stesso tempo e per noi diventa impossibile descriverle. I pensieri e suggestioni, i dubbi... nascono solo se l'opera è sincera...
EliminaA me piace molto quest'opera: la gradazione del giallo che da intensa quasi cupa diventa brillante da una piacevole sensazione di vivacità. Osservando i quadri si ha l'illusione ottica di penetrare in una profondità dando l'idea che non si tratta di una tela bidimensionale,ma di un'opera ad effetto tridimensionale.
RispondiEliminaQuesto effetto tridimensionale e di trasmissione di sensazione è stato l'oggetto di studio del pittore, per molti anni
EliminaOpera che al primo sguardo appare semplice, una forma geometrica ripetuta con quattro diversi colori. Ma alla fine l'artista è riuscito a realizzare qualcosa di iconoco.
RispondiEliminaÈ incredibile pensare come le opere più semplici possano diventare iconiche. Ancor più incredibile è pensare che per trovare la giusta semplicità ed equilibrio si sia studiato moltissimo e fatte ancor più prove...
EliminaÈ meraviglioso semplice ed essenziale mi comunica una forte energia ordine e precisione. Anche il titolo è curioso perché mi fa pensare a una potenza "elevato a..." e quindi mi piace pensare tributo a tante cose: alla forma, al colore, all'ordine delle cose
RispondiEliminaIl segreto per leggere bene l'arte contemporanea è un po' anche questo... osservare un'opera e non soffermarsi su una lettura mirata ma, come dici tu, "pensare a tante cose" :)
EliminaGuardando attentamente l'opera, ho la sensazione che lo spazio pian piano tende ad allargarsi, quasi a far diventare anche più luminoso tutto ciò che è circoscritto!
RispondiEliminaÈ proprio così... osservare un'opera d'arte contemporanea nel modo corretto non vuol dire capire cosa sia stato rappresentato ma avere sensazioni e analizzarle...
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