Giunone riceve la testa di Argo
1730 circa
Olio su tela (296x305 cm)
Moor Park, Rickmansworth
1730 circa
Olio su tela (296x305 cm)
Moor Park, Rickmansworth
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Giove deve nascondere Io dall'ira della moglie, per questo la trasforma in giovenca. Ignara, Giunone affida la giovenca/Io alle cure di Argo dai cento occhi. Giove non può accettare di stare troppo lontano dall'amata Io e chiede a Mercurio di liberarla dalla custodia di Argo e per far ciò deve uccidere il gigante. Giunone decide di mettere i cento occhi del gigante sulla code dell'animale a lei sacro: il pavone.
Jacopo Amigoni immortala il momento in cui Giunone riceve la testa del gigante.
Le sue pennellate sono morbide e sensuali, i colori luminosi e le linee molto (forse anche troppo) aggraziate: tutto ciò per rispettare le equilibrate regole del rococò.
Amigoni ha ottenuto fama oltremanica e in Europa, come molti suoi contemporanei; le sue opere di maggior pregio si trovano a Covent Garden e Moor Park.
Secondo alcune ricostruzioni storiche, Jacopo Amigoni rientrando da Londra nella sua amata e natia Venezia nel 1746 incontrò Canaletto e lo convinse a recarsi a Londra.
Grazie ai suoi ritratti di nobili e reali, Jacopo Amigoni ha potuto permettersi una vita agiata e di soddisfazioni.
Artisti a confronto: Boucher, Fragonard, Gentileschi, Luini, Tiepolo
Cento occhi stupiti sulla coda del pavone, due soli occhi, semiaperto, nel volto del decapitato, che sembrano trattenere un ultima verità, che i cento occhi non permettevano di scorgere. E attorno, quel tripudio di femminilità e amorini che contrastano con la luce giallastra del cielo, preludio di tempesta.
RispondiEliminaRegali ai quadri interpretazioni così personali da illuminarle con una nuova poetica. Grazie!
EliminaQuesto quadro e lo stile non mi affascinano. È molto lezioso, c'è un uso smodato delle linee curve, tutte le figure sono " tonde". Tutto questo pero' alleggerisce la tragedia che si sta consumando.
RispondiEliminaQueste linee così arrotondate sono la caratteristica di una visione e di un'epoca ben precisa che ha formato anche la nostra visione. L'aspetto interessante è che tutto si modifica e cambia, fortunatamente
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