Carl ANDRE - Piano di zinco e magnesio (1969)

 

Piano di zinco e magnesio
1969
Zinco e magnesio (183x183 cm)
Baltimore Museum of Art, Baltimora (Maryland)

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La scultura classica doveva essere in qualche modo rivista e riconsiderata. Quest'opera dell'americano Carl Andre è molto semplice nell'apparenza e profonda nel significato.
Siamo di fronte a 36 lastre quadrate di puro zinco e magnesio, posate dall'artista in modo alternato sul pavimento.
La scultura impone che tra i materiali e le linee non ci siano spazi vuoti, la scultura vuole e deve ricreare un corpo, un tutt'uno. Qui invece abbiamo solo la percezione che la figura sia unica, se si osserva con puntuale attenzione ci rendiamo conto che tra un quadrato e l'altro c'è uno spazio vuoto. Prima domanda spontanea: quanto ci inganna la percezione?
La scultura essenzialmente si sviluppa in verticale, imponendosi alla nostra vita. Qui, invece, siamo di fronte ad una struttura che ci fonda con il pavimento, per essere calpestata.
Seconda domanda spontanea: in base a quali condizioni valutiamo e riconosciamo gli oggetti?
Andre Carl racconta la sua biografia attraverso quest'opera. Influenzato fortemente da Frank Stella e da Constatin Brancusi, tra il 1960 e il 1964 ha lavorato presso la Pennsylvania Railway, usando unità standardizzate intercambiabili. In questa sua opera ritroviamo queste caratteristiche: unità, standardizzate e intercambiabili.
La sua ricerca artistica è caratterizzata dalle opere del 1960 in cui assemblava mattoni, pannelli di polistirolo e blocchi di cemento; tutti elementi che costruiscono il quotidiano.
La geometria è un altro aspetto indispensabile delle costruzioni e dei piani regolatori moderni; la geometria e forme identiche che ritroviamo tra i principi fondanti dell'arte di Carl Andre.


Artisti a confronto: Albers, Brancusi, Judd, LeWitt, Long, Serra, Stella

Commenti

  1. Una scacchiera senza lo spazio per te e regina... Non va!
    Un mosaico nel pavimento... Ma zinco e magnesio sopporterebbero il calpestio?
    E allora resta qualcosa da guardare e basta. Ma per avere un'idea bisognerebbe vederla. Difficile giudicare questi lavori da una fotografia, almeno per me.

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    1. Scacchiera, mosaico, zinco, magnesio... sono tutti oggetti tangibili e legati a questo mondo. Ovviamente l'Arte è anche tangibile ma non solo; giudicare l'Arte è un'attività difficile da fare anche in presenza dell'opera stessa. Credo fermamente che il nostro compito sia quello di leggerla e di leggere noi stessa attraverso di essa, staccandoci dal tangibile, tentando di entrare nel difficile mondo astratto delle idee e sensazioni :)

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    2. Percepiamo la realtà in base a ciò che vediamo.Mi piace l'arte e di fronte ad un'opera non resto mai indifferente;certamente ci sono opere che mi piacciono molto e altre meno: in quest'ultimo caso le percepisco in modo meno coinvolgente perché non colgo il senso stretto dell'opera,o meglio il suo significato intrinseco.Nell'opera in questione vedo dei quadrati ,una scultura originale che a colpo d'occhio mi sembra statica,ma se "calpestabile" , ipoteticamente mi permetterebbe di interagire con essa e "sentinella sua ipoteticamente "fragilità "o ,al contrario ,la sua "resistenza"per quanto riguarda il materiale utilizzato.Ma mi sfugge il significato....

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    3. Da tempo subisco il fascino dell'arte contemporanea capace di rotture col passato con idee che possono apparire sovversive e prive di logica. L'ispirazione di realizzare una scultura orizzontale è una di queste idee...
      Altro aspetto affascinante è la scelta dei materiali utilizzati.
      Osservandola quest'opera mi ha rammentato la meravigliosa pavimentazione della Basilica di San Marco a Venezia. Dunque, penso ora, mentre l'ammiravo mi trovavo davanti ad una scultura orizzontale!

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    4. La realtà la percepiamo in gran parte con i nostri sensi ma anche con i nostri pregiudizi, con la nostra cultura e attraverso le sovrastrutture mentali. La percezione della realtà non è mai oggettiva ma molto soggettiva e non è mai costante.
      Molte opere d'Arte nascono con un motivo e hanno un significato; ciò non vuol dire che tutte lo abbiano e ci si deve impegnare in una ricerca che non porterebbe a nessun risultato. L'Arte per l'Arte non ha un significato. Sarebbe bello parlare della grande differenza tra significanti e significati

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  2. Un'opera originale che mi trasmette energia e mi fa pensare a tante risorse diverse ben organizzate. Le lastre alternate danno vita a un progetto solido e armonico su cui altri potranno camminare.

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    1. Una suggestione molto interessante... sulla quale si potrebbe iniziare una lunga discussione!

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