Alessandro ALGARDI - Busto del Cardinale Paolo Emilio Zacchia (1625-30 circa)

 


Busto del Cardinale Paolo Emilio Zacchia
1625-30 circa
Marmo (121 cm)
Museo Nazionale del Bargello, Firenze

*******

Trovarsi davanti a questo busto è un'esperienza; non possiamo non venir colpiti dall'eleganza dell'abito con i suoi polsini di merletti e dalla severità dei baffetti del cardinale che nel loro insieme comunicano tutta l'importanza di questo personaggio.
Come è possibile che dell'immobile marmo possa trasmettere tanta vitalità? Di per sé la risposta è semplice: grazie all'attenta osservazione della fisionomia del cardinale da parte dell'artista.
Prima di realizzare la versione definitiva in marmo, si lavoravano bozzetti in terracotta in modo da arrivare al giusto grado di perfezione.
Alessandro Algardi è un artista barocco anche se le sue opere denotano una forte influenza del classicismo della zona di Bologna (Algardi è andato a bottega da Ludovico Carracci, il cugino del più famoso Annibale). Essenzialmente, il rigore del classicismo è un tratto distintivo di Algardi e si contraddistingue dal celeberrimo suo contemporaneo Gian Lorenzo Bernini.
Algardi era considerato lo scultore più importante del suo secolo, a lui si sono rivolte personalità eminenti dell'epoca per chiedere un ritratto (Leone IX e Innocenzo X).


Artisti a confronto: Bacon, Bernini, Carracci, Houdon, Manzù

Commenti

  1. Mani eleganti.... Chissà cosa stava leggendo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La curiosità è importante per accendere l'interesse... la cosa divertente è che non lo sapremo mai e non è un aspetto fondamentale per apprezzare l'opera... anche se il tarlo rimano sempre! :)

      Elimina
  2. I merletti dei polsini sn fantastici , sembrano di pizzo vero...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È stupefacente osservare come l'Arte possa cambiare la percezione del materiale e trasformare (quasi in modo alchemico) la durezza del marmo nella leggerezza di un pizzo

      Elimina
  3. Fantastici i polsini , sembrano di vero pizzo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'Arte ci fa perdere completamente il senso del materiale, trasformando grazie alle sue linee un blocco di marmo in leggero pizzo

      Elimina
  4. Davanti ad un'opera in marmo, a parer mio, si assiste alla sublimazione dell'arte... È fantastico ammirare la finezza dei particolari ed è strabiliante intravvedere ciò che sta dietro come nel Cristo velato del Sanmartino a Napoli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarebbe molto interessante poter discutere su cosa sia l'Arte e di conseguenza la sua sublimazione. Ciascun individuo ha una sensibilità così diversa dagli altri che confrontare i diversi punti di vista e le diverse considerazioni non può che arricchirci!

      Elimina
  5. Incredibile come sia fisso lo sguardo del cardinale e come invece le mani sembrino in movimento sul breviario.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La tecnica e il virtuosismo di un artista sanno regalare dettagli così incredibili!

      Elimina
  6. Quello che mi colpisce è la gestualità delle meni che sembrano "viventi".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'Arte ha un potere enorme: riesce a dare vita a ciò che ne è privo.

      Elimina

Posta un commento