Apparentemente siamo di fronte ad un'opera con pochi elementi.
Uno sfondo e un ritratto, nulla più. Eppure la pennellata di Frans Hals varia così tanto da materia a materia da dar l'impressione che le diverse stoffe, la pelle, i capelli e l'intonaco, e il quadro o paesaggio dietro alle spalle della donna siano materie vere presenti in modo tangibile nell'opera.
Tra i sorrisi della Storia dell'Arte non si dovrebbe dimenticare mai quello di questa donna, forse zingara ma probabilmente cortigiana.
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