Una delle pose teatrali più belle di Caravaggio, che si sa era un vero e proprio direttore di scena. La realtà entra preponderante in quest'opera dopo lo spartito è vero, un vero madrigale tanto in voga nel Cinquecento. Non siamo di fronte ad una semplice composizione ma è un documento dell'epoca.
La luce intelligente di Caravaggio illumina quello che serve, non c'è tempo né spazio; tutto è sospeso nel non-luogo senza tempo che Caravaggio riusciva a creare ben prima della Metafisica.
Ma lo percepiamo, nulla è reale in quella luce e in quella posa. È il grande teatro dell'Arte.
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