Paul Citroen - Metropolis - 1920

La relazione con la Natura cambia in modo drastico nel Novecento. L'idillio del paesaggio verde, dominato dagli alberi e irrigato da piacevoli e serpeggianti torrenti viene fagocitato dall'industria e dalla costruzione.
Il nuovo rapporto si consuma ora con la Metropolis che in questo periodo diventa l'oggetto di sperimentazioni cinematografiche e letterarie. Se prima, l'Uomo si confrontava con la Creazione di qualcun altro, sconosciuto e ammantato di divinità, ora si trova davanti la sua stessa Creazione e diventa egli stesso una divinità.
Il caos imperante nelle Metropolis sembra raggiungere lo stesso livello di entropia (tendenza al disordine) della Natura. Cambiano i colori, quelli della creazione umana sono diversi da quelli della creazione divina. Cambiano le linee e cambiano i rumori ma il pericolo latente è lo stesso della Creazione classica: la creatura potrebbe ribellarsi al suo creatore e fagocitarlo. Così come ha fatto l'Uomo.

Commenti