L'avvento della fotografia ha trasformato la Pittura molto più in profondità di quanto si possa credere. I pittori hanno sempre convissuto con il dovere di rendere la Realtà nel modo più fedele possibile, essendo gli unici ad avere l'opportunità di immortalarla. Da quando la fotografia si è proposta come un'alternativa dalla resa di qualità infinitamente maggiore, i pittori hanno potuto liberarsi di un obbligo che non permetteva loro di esplorare nuovi sentieri espressivi.
Uno dei maggiori maestri di questi primi cambiamenti è proprio De Nittis, che inizia a sfruttare la tela non come lastra su cui imprimere un'immagine della Realtà, ma inizia a voler conferire il movimento trasmettendo un'impressione di realismo non tanto per la precisione dei dettagli quanto per il ricreare una situazione Reale con movimenti sia nello spazio sia nel tempo.
Il tentativo di superare i limiti di staticità e bidimensionalità delle tele diventerà quel germoglio prolifico che darà vita a movimenti e ricerche nuove, di cui oggi il mondo dell'Arte è tristemente carente.
Uno dei maggiori maestri di questi primi cambiamenti è proprio De Nittis, che inizia a sfruttare la tela non come lastra su cui imprimere un'immagine della Realtà, ma inizia a voler conferire il movimento trasmettendo un'impressione di realismo non tanto per la precisione dei dettagli quanto per il ricreare una situazione Reale con movimenti sia nello spazio sia nel tempo.
Il tentativo di superare i limiti di staticità e bidimensionalità delle tele diventerà quel germoglio prolifico che darà vita a movimenti e ricerche nuove, di cui oggi il mondo dell'Arte è tristemente carente.
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