Diego Velàzquez - Venere Allo Specchio - 1650

Vi è un confine molto soggettivo fra bellezza sensuale ed erotismo e purtroppo la manipolazione della cultura e della coscienza a cui è stata sottoposta la nostra società ha portato ad invertire questi confini. Che una donna nuda sia simbolo di forte erotismo è una concezione dei nostri giorni, è noto che nel passato l'abbigliamento e il trucco erano visti come strumenti di erotismo mentre il corpo nudo era la forma più pura e casta di Bellezza.
Velàzquez ha caratterizzato la sua opera con dei colori molto dolci, vellutati e con una pennellata morbida, esaltando il corpo femminile. Venere dea dell'Amore e della Bellezza è stata ritratta in modo così sublime da riuscire ad incarnare entrambe le entità. La dolcezza, che molti potrebbe far fatica ad associare ad un corpo nudo, è la colonna portante di quest'opera che si rivela essere un monito per chi come noi, ha perso la concezione di dolcezza e semplicità.

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